Wojtyla santo, si chiude istruttoria
CITTA' DEL VATICANO - Attesa per il secondo anniversario della morte di papa Giovanni Paolo II . Oggi, 2 aprile, a due anni esatti dalla scomparsa di Wojtyla, si chiuderà la fase diocesana del processo di beatificazione, tappa cruciale per portare presto papa Wojtyla agli onori degli altari, e nel pomeriggio,in piazza san Pietro, Ratzinger celebrerà una solenne messa in onore del suo predecessore. Decine di migliaia di persone da tutto il mondo hanno invaso Roma per ricordare il loro eroe.
Tra gli innumerevoli presenti, i riflettori dei mass media internazionali si concentreranno inevitabilmente su una suora francese, Marie Simon-Pierre, 46 anni, la cui guarigione inspiegabile dal morbo del Parkinson è attribuita all'intercessione di Wojtyla. E' lei la miracolata prescelta (tra i tanti beneficiari di prodigi già attribuiti a Karol Wojtyla) per chiudere la pratica di beatificazione di Giovanni Paolo II. "Ero malata ed ora sono guarita. Spetta però alla chiesa pronunciarsi e riconoscere che è un miracolo": ha testimoniato la religiosa in una conferenza stampa nei giorni scorsi a Aix-en-Provence.
In una intervista televisiva, Ruini ha rivelato che già durante il conclave del 2005, i cardinali sottoscrissero una petizione perché il futuro Papa concedesse una deroga per cominciare subito la causa di canonizzazione di Wojtyla, senza attendere i cinque anni prescritti dopo la morte. Deroga che Benedetto XVI firmò immediatamente.
PROCESSO DI BEATIFICAZIONE
Tra gli innumerevoli presenti, i riflettori dei mass media internazionali si concentreranno inevitabilmente su una suora francese, Marie Simon-Pierre, 46 anni, la cui guarigione inspiegabile dal morbo del Parkinson è attribuita all'intercessione di Wojtyla. E' lei la miracolata prescelta (tra i tanti beneficiari di prodigi già attribuiti a Karol Wojtyla) per chiudere la pratica di beatificazione di Giovanni Paolo II. "Ero malata ed ora sono guarita. Spetta però alla chiesa pronunciarsi e riconoscere che è un miracolo": ha testimoniato la religiosa in una conferenza stampa nei giorni scorsi a Aix-en-Provence.
In una intervista televisiva, Ruini ha rivelato che già durante il conclave del 2005, i cardinali sottoscrissero una petizione perché il futuro Papa concedesse una deroga per cominciare subito la causa di canonizzazione di Wojtyla, senza attendere i cinque anni prescritti dopo la morte. Deroga che Benedetto XVI firmò immediatamente.
PROCESSO DI BEATIFICAZIONE
Nella fase diocesana sono stati ascoltati circa 130 testimoni, a favore e contro. Due censori teologi hanno esaminato tutti gli scritti pubblici di Karol Wojtyla prima e dopo l'elezione. Una commissione di storici ha vagliato una mole di scritti privati, appunti, testi per esercizi spirituali, conferenze. La commissione storica ha lavorato a Cracovia e a Roma e ha steso la relazione finale. Parallelamente andava avanti la procedura per l'accertamento del miracolo, tra l'altro con una perizia psichiatrica e una calligrafica sulla suora francese. Oggi il postulatore Oder consegnerà tutto il materiale, tramite notaio, alla Congregazione vaticano che dovrà concludere il processo per portare Wojtyla agli onori degli altari. Il cardinale Dziwisz avrebbe voluto saltare il passaggio intermedio della beatificazione ed arrivare immediatamente alla santificazione. Beato è colui che si venera a livello locale, santo invece è colui che riceve gli onori di tutta la Chiesa universale. Da Roma, gli è stato risposto che non ci saranno altre deroghe. Il processo tuttavia andrà avanti molto veloce. E il popolo del "Wojtyla santo subito" non ha da temere.
Etichette: Anniversario, Chiesa
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