martedì 3 aprile 2007

Truffa sul web per gli studenti

ROMA - Conto salato, fino a quasi 150 euro, per gli incauti studenti che hanno scaricato da internet appunti scolastici per fare tesi e tesine, credendo fosse gratis. In realtà, si trattava di una truffa telematica, scoperta dagli 007 informatici del Gat (Nucleo speciale frodi telematiche) della Guardia di Finanza. Il bilancio dell' operazione è di 5 indagati, 6 siti web neutralizzati, 12.485 fatture emesse per misteriose prestazioni di servizi telematici, per un giro d' affari di oltre 1 milione e 300mila euro.

La trappola consisteva nel proporre appunti scolastici, riassunti, temi già svolti, esercizi risolti, versioni tradotte, tesi di laurea ed altro materiale per una clientela di studenti sempre più abituata a cercare su internet ciò che serve per il compito a scuola o l' esame all' università. I ragazzi venivano indirizzati dai motori di ricerca su siti web capaci di attirare l' attenzione con messaggi promozionali; i malcapitati venivano quindi indotti ad eseguire una serie di operazioni tutt' altro che gratuite, che facevano scattare la stipula di un contratto per un importo di 145,80 euro a seguito della presunta accettazione di 'condizioni contrattuali.
Il contratto era riprodotto in formato lillipuziano all' interno di un piccolo riquadro di una pagina internet. C' era quindi la sottoscrizione di un 'contratto' senza che il navigatore si rendesse conto durante il collegamento di aver firmato un contratto di acquisto. Dunque, a seguito dello scarico del materiale, le famiglie degli studenti si vedevano recapitare a casa fatture di 150 euro pretese dalla società New Europe media.
L' indagine del Gat è partita in seguito a centinaia di segnalazioni giunte all'Adiconsum, che consiglia agli studenti truffati di non pagare alcuna somma, sottoscrivere una lettera-diffida per contestare la fattura emessa attraverso una conclusione del contratto e l' acquisizione dei dati in modo fraudolento, presentare una denuncia- querela alla Guardia di finanza. L' associazione manda poi un avviso ai naviganti: truffe telematiche analoghe si stanno diffondendo attraverso altri siti con altri contenuti, non solo scolastici.

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