domenica 15 aprile 2007

Pizza contro i tumori? Solo se ben cotta!

Secondo gli scienziati dell'università del Maryland la ricetta per innescare un aumento dell'82% di antiossidanti è una cottura a temperature più elevate e più tempo per la lievitazione

WASHINGTON - Temperature più elevate e più tempo per la lievitazione: è la ricetta per innescare gli effetti salutari della pizza. Lo sostiene un gruppo di chimici dell'Università del Maryland, secondo cui seguendo queste indicazioni si accresce il contenuto antiossidante dell'impasto della pizza.

Gli antiossidanti sono sostanze che proteggono le cellule dai danni causati dai radicali liberi. Alcuni studi indicano che gli antiossidanti possano ridurre il rischio di sviluppare malattie al cuore o il cancro. «La ragione per cui abbiamo scelto la pizza è solo perchè è un alimento molto diffuso non soltanto negli Stati Uniti, ma in tutto il mondo. Per questo abbiamo pensato di migliorare le sue proprietà antiossidanti, a tutto vantaggio dei consumtori», ha spiegato Liangli Lucy Yu, coautrice della ricerca.

Il contenuto antiossidante può aumentare fino al 60 per cento se osservati tempi di cottura più lunghi. Mentre a temperature più elevate il livello di antiossidazione può raggiungere circa l'82 per cento, a seconda del tipo di farina usata per l'impasto.

Se si fa attenzione, il tempo di cottura e la temperatura possono essere aumentati senza fare bruciare la pizza. I ricercatori hanno sperimentato a temperature pari quasi a 287 centigradi, con tempi di cottura dai 7 a 14 minuti. Altro accorgimento: la pasta è stata lasciata lievitare per circa due giorni, per aumentare appunto i livelli di antiossidanti.

Ma, avverte Jeffrey Moore, uno degli autori della ricerca, «gli effetti benefici della pizza si annullano se si esagera con condimenti grassi».

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