lunedì 18 giugno 2007

Un virus "vestito" da poliziotto

Una nuova minaccia sul Web

Un ladro che rapina una banca indossando la divisa da poliziotto. Con questo esempio il direttore della polizia postale Maurizio Masciopinto ha spiegato il tentativo di frode in corso sul Web: l'invio "massivo" di un'e-mail con la falsa intestazione "Prisco Mazzi Polizia" a migliaia di indirizzi. L'allegato del messaggio contiene un file che si autoinstalla e ruba i dati al malcapitato utente.

L'e-mail contenente il pericoloso allegato ha letteralmente invaso le caselle di posta elettronica di strutture giornalistiche, istituzioni, società grandi e piccole. Secondo gli esperti della polizia postale, l'invio "su una così larga scala" significa che c'è stato, da parte dell'hacker, un accesso tramite banche dati.

Il mittente della mail è un fantomatico priscomazzi@poliziadistato.it che lancia un credibile avviso: "Sono il capitano della polizia Prisco Mazzi. I risultati dell'ultima verifica hanno rivelato che dal suo computer sono stati visitati i siti che trasgrediscono i diritti d'autore e sono stati scaricati file pirati nel formato mp3. Quindi lei è un complice del reato e può avere responsabilità amministrativa". La mail presenta inoltre un numero di archiviazione della pratica e invita ad aprire il file allegato, compattato in formato zip.

La polizia postale avverte di non aprire l'allegato, poichè contiene un "cavallo di troia" con estensione exe che sottrae i dati contenuti nel pc di chi ha ricevuto la mail. I vertici della polizia hanno fatto sapere che sono già migliaia le e-mail di denuncia arrivate al "Commissariato on-line" del 113.

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domenica 3 giugno 2007

Flash Mob = Critical Mass? Madornale errore! :)

Ciao a tutti.

Oggi desidero mettere alla luce un particolare episodio accaduto proprio mentre leggevo un articolo su "LA SICILIA" riguardante il Flash Mob avvenuto venerdì 1° Giugno in p.zza Università a Catania, coinvolgendo decine di ragazzi ad una battaglia di gavettoni con tanto di buste e palloncini pieni d'acqua. Riporto in basso l'articolo in versione integra:



Nei primi 2 righi dell'articolo si legge "Il flash mob (detto anche Critical Mass) è sbarcato anche a Catania." Ecco un esempio di distorsione dell'informazione che spesso può portare a conseguenze non piacevoli. Per evitare ulteriori fraintendimenti, cercherò di distinguere meglio questi due movimenti:

CRITICAL MASS: si tratta di un movimento libero ed ecologico nato in America (San Francisco) e diffusosi poi nel resto del mondo, basato sull'uso della bicicletta o di qualsiasi mezzo sprovvisto di motore. Qui a Catania la CM è già arrivata al suo 5° anniversario. Di questo movimento ne ho già parlato in un post precedente. Se volete invece visitare il sito, andate all'indirizzo http://www.criticalmasscatania.it/.

FLASH MOB: «Mob» in inglese significa folla. E da allora «flash mob» sta ad indicare una massa di persone che inscena brevi azioni fuori dalla norma in un luogo predeterminato. Il Flash Mob nasce a New York nel 2003, da un'idea di un 28enne tale Bill, il quale, volle tentare un esperimento sociologico sulle folle. Si tratta di raduni organizzati via e-mail o sms in cui molte persone, si ritrovano in un luogo prestabilito per eseguire una certa azione tutti insieme e senza alcuna ragione... E un evento tra 'happening e il nonsense , tra tecnologia e trasgressione'.

Ora, a parte le uniche cose che legano queste due manifestazioni (ovvero sono entrambe nate negli USA e senza scopo di lucro), la CM e il Flash Mob in comune non hanno proprio niente. E' sbagliato pensare che la CM abbia organizzato il Flash Mob a Catania (o viceversa), come lo è anche pensare di poter fondere le due cose insieme. Persino gli scopi di queste due manifestazioni sono diversi.

Considerando la grande mole di lettori che oggi ha letto il giornale e la moltitudine di dissensi che la città di Catania ha avuto dopo il Flash Mob di venerdì, molti si saranno chiesti come mai la CM abbia potuto organizzare un evento così diverso per genere e scopo... Ebbene, la risposta è "che noi della Critical Mass non c'entravamo affatto nulla".

Comunque sia, è evidente che l'articolo è stato realizzato in maniera frettolosa, ed il giornalista che l'ha realizzato non si sia compenetrato nel vero spirito e nei fini di queste due manifestazioni, facendone di tutta l'erba un fascio e regalando ai lettori delle informazioni non corrette. Mi auguro non solo che un errore del genere non ricapiti più, ma soprattutto che sia imminente un modo per "ripararare" questo grave errore di informazione giornalistica.


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